Running the Negro out of Tulsa

Tra un anno sarà passato un secolo dal massacro di Tulsa, l’attacco durante il quale una comunità di bianchi distrusse il più prospero quartiere nero degli Stati Uniti dell’epoca, uccidendo un numero ancora imprecisato di afroamericani.
Le rivolte per la morte di George Floyd non ci riguardano direttamente. Non che l’Italia abbia meno problemi di razzismo degli Stati Uniti, ma ne ha di diversi.

E mentre da un lato è un bene, perché i problemi sono meno strutturali, dall’altro rischiamo di non notarli e lasciarli dove sono, a stratificarsi e incrostarsi. Qui una mappa approssimativa deigli episodi di razzismo più famosi, solo da giugno 2018.

Negli ultimi giorni sta avendo molto successo la campagna Hire a Black Photographer, nata per raccogliere i nomi di fotografi di colore e spingere giornali, media e clienti ad assumerli.
Hanno già raccolto più di mille nomi, eccone solo alcuni: Shoccara MarcusFatoumata CeesayOJ SlaughterSahra QaxiyeLouis RideoutGabriella Angotti-JonesTravon FreeLaylah Amatullah BarraynFlo NgalaJT AndersonKim AndersonMaiya ImaniMel D. ColeFolasade FasanyaUwa IduozeeSimbarashe ChaYekaterina GyaduZakiyyahElianel ClintonIsaac ScottRidwanaIvelliam CeballoErik SaeviChristian ParrocoZafir ReddenElmer EllisDee DwyerLily Smith.

Solo ora mi accorgo di non conoscere un solo fotografo italiano di colore. L’Italia è stato un paese completamente bianco fino a ieri, certo, ma là fuori ci sono sicuramente più di una donna o un uomo, una ragazza o un ragazzo afroitaliani che fanno grandi cose con le loro macchine fotografiche.

In attesa di scoprirli, il British Journal of Photography ha pubblicato una lista di risorse antirazziste (libri, articoli, guide e link) per l’industria fotografica.

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